Duro sfogo da parte di un poliziotto in una chat comune: “E’ inutile arrestare i ladri se poi vengono liberati”. Il sindacato: “Non c’è fiducia”.
ROMA – “Nella polizia c’è sfiducia“. Ad ammetterlo è la rappresentante del sindacato, Patrizia Bolognani, dopo l’audio shock riportato da Il Giornale di un poliziotto in una chat comune. L’agente chiede ai colleghi: “Ma noi che stiamo ancora a fare in mezzo alla strada?“.
Il militare si riferisce ad un furto di qualche giorno prima nel Lazio dove i ladri vengono processati in direttissima ma il giudice alla fine lascia liberi i due rapinatori. “Mi chiedo – dichiara il poliziotto in questa chat – che stiamo a stare in mezzo alla strada, a correre, al freddo, ad ammazzarci, a rischiare la pelle. Scrivi una montagna di carte, il verbale di arresto, li devi fotosegnalare, avvisi l’avvocato e il giudice. Non riesco più a capire. La legge è uguale per tutti?“.
Un poliziotto si sfoga in chat. Il sindacato: “Non c’è fiducia. Gli sfoghi in chat capitano ogni giorno”
A parlare della situazione all’interno della polizia è il sindacato: “Succede ogni giorno – precisa Patrizia Bolognani – la cosa assurda è che non è stato emesso nessun tipo di misura. Neanche quelli pericolosi socialmente che commettono reati con lesioni a pubblico ufficiale, ormai vanno in carcere“.
“I colleghi – continua – sono esasperati. Si sfogano sui gruppi di lavoro perché non sanno con chi parlare. Con la stampa non possiamo, perché sono delegati a emettere comunicati solo i rappresentati sindacali e rischiamo di prendere un provvedimento disciplinare. E’ un calvario anche per noi, vediamo ogni giorno colleghi picchiati“.
“Ormai – conclude Bolognani – non procediamo più all’arresto. Siamo sfiduciati. Vediamo persone che vengono rilasciate dopo poco tempo. Spesso passano anni per i processi e in tribunale non si presenta nessuno, perché questa gente sparisce“.
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